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Cala la richiesta di lavoro nei paesi UE, la Germania da il via ai 4 giorni lavorativi e sperimenta il Reddito Universale.
- 5 Settembre 2020
- Pubblicato da: cl2jt2in
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Dal 2012 in poi i grafici sulla domanda e offerta di lavoro sono fermi in quasi tutta Europa e negli Stati Uniti dal 2010. C’è più richiesta nel settore terziario e nel mondo dell’export, sopratutto in Germania. Con un sistema sociale ampiamente più sviluppato del nostro e che garantisce maggiori tutele ai lavoratori, anche il ricco Nord Europa sta soffrendo un periodo di transizione, i lavori di bassa manovalanza sono sostituiti dalla robotica e dall’intelligenza artificiale. Nonostante i lavori stagionali siano più ricchi, più pagati e siano studiati in modo che lo stato offra una sorta di sussistenza, stanno quasi scomparendo per via dell’automazione. Così Germania e Francia hanno già pensato a un piano B per tutelare i propri cittadini e stanno sperimentando il reddito universale. Mentre in Italia siamo ancora fermi sulla questione reddito di cittadinanza, gli altri stati hanno preso accordi con le big companies obbligandole a tassare i robot. In questo paese molta gente non copre nemmeno un ruolo di reddito e di dignità, abbiamo l’evasione fiscale all’ 85%, il 65% dei lavori sono in nero e riguardano l’impiego nel settore della ristorazione, dell’edilizia e dell’agricoltura, totale follia. E’ più dignitoso fingere di un avere un lavoro sottopagato a 15 euro al giorno, piuttosto che richiedere una forma di sussidio e tutela allo stato o per lo meno questo è il messaggio che passano i media o che provoca l’analfabetismo funzionale generico in una delle popolazioni più disinformate d’europa e questo dato riguarda anche i laureati. Non ci sono più posti di lavoro, anche se un evoluzione verso la digitalizzazione dei servizi potrebbe creare nuove figure per i prossimi trent’anni, ma manca la formazione ed è necessario rendere gratuita la conoscenza. Questo è l’unico paese in cui le compagnie di servizi fanno il bello e il cattivo tempo perché manca una presenza forte dello Stato nell’imporre certi termini e condizioni, così anche i lavori moderni sono sottopagati e sfruttati al massimo. Qualcuno ragiona ancora come se ci fossero le lire, con le lire si faceva lo stesso il nero, ma la gente riusciva a comprarsi anche una casa, un auto, oggi fa solo la fame e non riesce nemmeno a pagarsi un affitto.
Le catene di fast food assumono personale straniero a pochi euro costringendo queste persone ad ammassarsi in quattro o cinque in un unico appartamento. Senza formazione, capacità e ricarico delle nuove generazioni le cose sono solo destinate a peggiorare e anche chi ora si erge a giudice persino le figure manageriali tra soli due o tre anni dovranno chiedere un reddito di sussistenza, in sostanza siamo tutti destinati a perdere il lavoro, tranne le figure altamente specializzate. Questo cosa comporta? Le zone di spaccio si intensificano per via della povertà, la criminalità diventa tale e si genera proprio da ambienti poveri e di degrado, tutti perderanno il lavoro, saranno divorati dal mercato e questo gli stati non potranno evitarlo solo contenerlo, ma parliamoci chiaro chi piange fame e poi sottopaga i dipendenti non tutelandoli o stipendiandoli senza forme contrattuali, non sta facendo un favore alla società, sta rubando alla collettività esattamente quanto i politici.